giovedì 10 gennaio 2008

Centro Antiviolenza La Nereide 0931 61000 - Siracusa











Centro Antiviolenza La Nereide,Onlus – 0931 61000- Federato Tribunale Per I Diritti del Malato – Cittadinanzattiva
Sede Fiscale :Via Francesco Crispi,88 –Pressi stazione Siracusa
Presidente pro-tempore Adriana Prazio-sito: http://xoomer.alice.it/lanereide-telefonodonna/
Telef.0931 61000 – cell.349 7586156
R E L A Z IO NE Di Adriana Prazio
Sposata, casalinga, di età compresa tra i 31 e i 40 anni . Questo l' identikit della donna che occupa il primo posto tra le vittime della violenza sia fisica sia psicologica. La vittima-tipo ricostruita dalla nostra associazione, esaminando i questionari, dà risultati dei quali non ci si può rallegrare. Scenario della violenza sulle donne sono le mura domestiche . Nel 85% dei casi è in assoluto autori della violenza sono il (marito 73%, il convivente 12%), ex marito,ex convivente ed ex fidanzato 6%, il padre e altro familiare 4% , fidanzato 3%, datore di lavoro,amico,sconosciuto 3%. Il motivo che spinge questo tipo d'uomo ad essere violento non è quasi mai legato a patologie derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti o di alcool, né da malattie nervose; l'origine della violenza, infatti, dipende, il più delle volte, da motivi caratteriali . L' aiuto richiesto è, nel 42% dei casi, di tipo legale, ma aumenta anche la richiesta di consulenza psicologica 21%, sostegno socio economico (12%), sostegno specifico ai figli 10% e dirottate in case rifugio 15%.
Va altresì evidenziato che il motivo più frequente di chiamate, dopo quelli indicati, è costituito dalla richiesta di ascolto (25%) e, a questo proposito, va detto che in questi anni di attività lo staff delle Volontarie dell'accoglienza ha consolidato una notevole esperienza nell'affrontare il colloquio con le donne che chiamano per segnalare i loro problemi, spesso anche in situazione di emergenza, il tutto nell'ambito di una metodologia che mette al centro la donna e la ricerca delle sue risorse per uscire dalla sopraffazione, nel più completo rispetto dell'anonimato e della riservatezza.
La nostra esperienza con le donne in stato di temporaneo disagio ci dice che esse tendono ad aspettare sempre che tale situazione si risolva con il passare del tempo.A conferma di questa ipotesi vi è che, l’oltre 80% dei casi, si tratta di una realtà non occasionale e sporadica, ma metodica e persistente e che la donna si decide a ricorrere al Centro Ativiolenza La Nereide, perchè la vive come non più sostenibile
Comincia però ad affermarsi anche fra le donne una cultura della prevenzione . Nel 17% dei casi, infatti, le vicende segnalate si possono considerare a rischio piuttosto che di crisi conclamata. La violenza denunciata ha caratteristiche di emergenza nell'17% dei casi.
Altri dati del campione, relativi alle donne che hanno subito violenza, indicano che il 73% sono sposate, il 12% è nubile e il 62% con figli minori e il 38% maggiorenni.
Ancora qualche dato: quale è la violenza subita dai mariti o partner? minacce / percosse nel 96% dei casi insieme all’abuso psicologico (cioè quell'insieme di atteggiamenti continui e cronici che impediscono alla donna di sviluppare una positiva immagine di sé), e conomica quotidiana 79%, abbandono / tradimento 8%, molestie sessuali dat,lavoro 2%, partner 73%. Solo violenza psicologica 4%.
Il dato, 96% allarmante, ci porta ancora una volta a richiamare l'attenzione su un punto che non viene mai considerato in tutta la sua estensione e drammaticità e che riguarda le conseguenze delle violenze sulle donne .
Molto raramente si parla della durata di tali conseguenze nella vita delle vittime e delle persone che a loro sono vicine, durata che, molto spesso, coincide con la vita stessa della persona, traumatizzata per sempre
Sarebbero auspicabili specifici studi di vittimologia, mirati proprio ad un'analisi approfondita del "dopo", cogliendo tutti gli intrecci sul piano personale, interpersonale, di lavoro e sociale
Si tratta di promuovere ricerche che si propongano di seguire, per un lungo periodo, le donne che hanno subito violenza; ciò servirebbe senz'altro a correggere la visione limitata e riduttiva del diffuso immaginario culturale con il quale si è soliti interpretare e valutare i fatti di violenza contro le donne.
CONSIDERAZIONI
Attraverso la nostra attività ci scontriamo spesso con l' impossibilità di trovare strumenti e risorse per sostenere donne che stanno facendo il possibile per uscire dal maltrattamento, per fermare le proposte oscene del padre o del fratello, per sottrarsi dalle molestie sessuali subite dal datore o collega di lavoro, per denunciare i violentatori.
Pensiamo che questa situazione non sia dovuta alla inadeguatezza delle donne, ma all' assenza di interventi istituzionali ad hoc e di più mature politiche sociali.
Da diverso tempo Il Centro Antiviolenza La Nereide,onlus chiede con insistenza che tutti gli Enti preposti, Istituzioni, Enti Locali, i servizi sociali, tolgano a queste problematiche il bavaglio del disinteresse e finalmente adottino irrinunciabili e non più procrastinabili strategie di intervento.
Adriana Prazio

Centro Antiviolenza "La Nereide, onlus – Telefonodonna
Federato con il Tribunale Per I Diritti del Malato- Cittadinanzattiva
Iscrizione Registro Regionale del Volontariato, n° 2285
Tel. 0931 61000 – cell. 349 7586157 – fax 0931 701453
Via Francesco Crispi, 88 – Pressi Stazione
Mail:lanereide.sr@virgilio.it - sito: xoomer.alice.it/lanereide-telefonodonna
ascolto telefonico 24/24 h - colloqui su appuntamento
Numero donne accolte: dal 1 gennaio al 31 Dicembre 2007
TOTALE anno 2007 n° 82 Donne +16 anno 2006 = in tutto ( 98 )
Fasce Età

Fino a 30 anni
12 ca.
15%
Dai 30 ai 40 anni:
30
36%
Dai 40 ai 50 anni:
15
18%
Dai 50 in su
25
31%
Livello di istruzione


Element. e media inferiore
52
64%
Diploma di media superiore
25
30%
laurea
5
6%
Condizione lavorativa


Occupate
10
12%
Disoccupate
58
71%
Pensionate
4
5%
Lavoro saltuario
10
12%



Figli


Minorenni
34
62%
maggiorenni
21
38%
Violenza Subita


Fisica e psicologica
79
96%
Psicologica (delle 82) solo
3
4%
Economica
65
79%
Sessuale
60
73%
Datore lav,sconosciuto
2
2%
Canale di accesso


dell’utenza ai servizi


Forze dell’ordine
20
25%
Notizie apprese stampa
15
18%
Altra utente
6
7%
Medico o presidio sanitario
25
30%
Altr Centri e associaz.
16
20%
Autore dei Maltrattamenti


Partner (marito,conviv.
70 (60+10)
85% (73%+12%)
Ex-part(ex-mar o ex conv,fid
5
6%
Padre ed altri Familiari
3
4%
Fidanzato
Dator lavor,amico,sconosciu
2
2
2%
2%
Interventi di sostegno


Sostegno legale
35
42%
Sostegno Psicologico 17 21%
Sostegno sociale-economico
10
12%
Sostegno specifico ai figli
8
10%
Dirottate in case rifugio
12
15%

Il numero di 82 di donne che abbiamo considerato, riguarda donne che hanno deciso di "rompere il silenzio" ed iniziare un nuovo percorso di vita, per riappropriarsi della propria dignità di donne. Non abbiamo considerato tutte quelle donne, che benchè consapevoli di subire violenza, non sono ancora decise ad uscirne perchè non trovano il coraggio, perché impaurite del dopo, perchè non hanno un lavoro, perché temono reazioni peggiori da parte del partner e addirittura temono di essere uccise o essere private dei loro i figli.
Circa il 20% delle donne che si sono rivolte al nostro centro nel 2006, anche nel 2007 continuano ad avere bisogno del nostro aiuto. Abbiamo assistito anno 2007- 98 donne
Il nostro Centro è stato contattato, da molte donne, ( che esulano dal n° 82) e la maggior parte di loro ci hanno chiesto varie informazioni; per risovere problemi di salute, per essere aiutate nella ricerca di un’occupazione, e purtroppo non sempre riusciamo a risolvere tutte le loro richieste.
Quest’anno ca. il 25% delle donne che si sono rivolte al nostro centro, benchè sin dall’inizio avessero manifestato la ferma volontà di separarsi e ci avessero chiesto di essere aiutate nel percorso della separazione, molto probabilmente torneranno con i loro partners, perché sperano, per l’ennesima volta nel loro cambiamento e forse concedendo loro un’altra possibilità potranno salvare il matrimonio.
Il Patto Federativo che abbiamo siglato con il Tribunale Per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva , spesso, ci trova impegnate ad aiutare le donne, non soltanto nella fuoriuscita dalla violenza, ma anche a risolvere, i loro molteplici problemi di salute; è risaputo che la violenza produce Malattia , lo riconosce anche l’organizzazione Mondiale della sanità.


Adriana Prazio
CENTRO ANTIVIOLENZA "LA NEREIDE, ONLUS - Telefonodonna
FEDERATA CON IL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO- CITTADINANZATTIVA
TELEF. 0931 61000 – 349 7586157